Beschreibung
Uninedita documentazione ha fatto emergere nuovi agghiaccianti particolari sulla gestione del campo di concentramento di Bolzano. Deposizioni, testimonianze, fotografie, disegni e certificati, finora mai pubblicati, provengono soprattutto dal National Archives di Washington e dallArchivio dellUfficio Storico dello Stato Maggiore dellEsercito di Roma. Questo materiale è stato raccolto nellimmediato dopoguerra dalle autorità alleate e italiane al fine di poter individuare i colpevoli dei crimini commessi nelle celle di detenzione del lager e in quelle del Corpo dArmata. Grazie a queste nuove fonti sono state ricostruite le biografie dei principali responsabili dei misfatti avvenuti durante i dodici mesi di funzionamento di uno dei principali luoghi di detenzione nazista nellItalia occupata. Le informazioni contenute nei fascicoli hanno anche consentito di delineare la struttura organizzativa della polizia nazista nella Zona doperazioni delle Prealpi e permesso di fare luce sulle dinamiche che hanno portato allarresto e allomicidio dei principali esponenti della Resistenza bolzanina, come Manlio Longon. Il libro è corredato di foto inedite dei criminali, documenti e disegni originali della tipografia del campo.
Autorenportrait
Storico, autore di numerose ricerche tra cui quelle sull'internamento fascista, sull'occupazione della Jugoslavia e sul colonialismo italiano in Libia, collabora con l'Università di Teramo e di Roma Tre, attualmente è direttore dell'Istituto storico provinciale di Ascoli Piceno e fa parte del Consiglio scientifico dell'Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Tra le opere più recenti: con Annacarla Valeriano, il catalogo della mostra I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista, Ascoli Piceno 2016; The road to Gulag. Chronicle of the Soviet concentration camps system, in N. Mattucci (a cura di), Remembering the Gulag. Images and imagination, Macerata 2015; Auschwitz prima di "Auschwitz". Massimo Adolfo Vitale e le prime ricerche sugli ebrei deportati dall'Italia, Verona 2014.